Nell’asilo di mio figlio i bambini raggiungono la sala da pranzo in fila per due, dandosi la mano. I primi tempi Fabio dava la mano ad A., un carinissimo bambino biondo di un anno più grande. Ad un certo punto ho scoperto che Fabio, per sua scelta, non dava più la mano ad A., bensì a M., un bimbo della sua stessa età, decisamente bello vivace. Il piccolo A. c’è rimasto un po’ male, ma sono certa che ormai se ne sia fatto una ragione.
Poco tempo fa, alla mia domanda se, come al solito, fosse sceso a mangiare con M., Fabio mi ha risposto “No, mamma, non dò più la mano a M., la dò a C.” “Ah, ho capito. E come mai?” “Eh mamma, perché io…volevo cambiare amici!”
Questa frase, buttata lì con grande naturalezza da mio figlio, mi ha colpito e mi ha fatto riflettere su cos’è l’amicizia per un bambino di tre anni. Credo che per il momento l’amico sia quello con cui si ha maggiore intesa nel gioco, magari perché gli piace giocare con le stesse cose o negli stessi modi. O magari già a quest’età si hanno dei sentori rispetto a chi potrebbe avere più affinità con noi…
Fatto sta che mi sono trovata a pensare che d’ora in poi l’ambito delle amicizie diventerà sempre più importante per mio figlio, e so che è fondamentale che i bambini abbiano occasioni per stare insieme, imparare a condividere, rispettare le cose degli altri, aspettare il proprio turno, controllare la propria rabbia quando qualcosa non va.
Ho pensato con una fitta di dolore che prima o poi Fabio inevitabilmente soffrirà perché un amico l’ha deluso, non l’ha capito, non l’ha voluto, l’ha preso in giro. E ho realizzato che non potrò proteggerlo da questo, ma che posso tuttavia cercare di dargli gli strumenti per saper affrontare queste delusioni, senza esserne sopraffatto.
Onestamente, credo che la sua voglia di “cambiare amici” sia una grande idea! Chiaramente non ho nulla contro nessun compagno della sua classe, ma credo sia giusto provare a stare con diversi bambini, per vedere con chi ci si trova meglio e ci si diverte di più.
Ad un certo punto della vita gli Amici Veri restano davvero pochi, credo, quindi meglio cominciare a selezionare fin da subito, senza rifiutare gli altri, ovviamente. Quello a cui tengo particolarmente è che i miei figli imparino a costruire relazioni interpersonali armoniose e oneste, stabilendo amicizie, ma anche rompendole, se necessario.
Se l’amichetto con cui si gioca vuole sempre decidere il gioco e i ruoli di chi gioca con lui, chi è scontento deve sapergli dire che a lui la cosa non sta bene e che non gli piace venir comandato a bacchetta. Senza tanti discorsi, che un bambino dell’asilo non è in grado di fare, ma con franchezza e sincerità. Se s’impara a farlo da piccoli, credo che da grandi si abbia un bel vantaggio.
E pazienza se poi ci tocca rompere qualche legame e cercare nuovi amici.
Sinceramente credo che questa non sia una cosa per nulla facile da fare, ma se i bambini imparano a stabilire relazioni sane fin da piccoli, poi, nell’adolescenza, l’età dei conflitti per eccellenza, le cose per loro saranno più semplici.
Tra l’altro, fino a una certa età si può avere un controllo sulle amicizie dei nostri figli, e io credo sia importante cercare di fargli trascorrere tempo soprattutto con persone positive e solari; più avanti la questione potrebbe sfuggirci di mano, ma se il modello di cui hanno avuto esperienza è stato positivo, forse -dico forse- potremmo stare un po’ più tranquille.
Sarà capitato anche a te di trascinare amicizie e frequentazioni per superficialità, o per il quieto vivere, o perché ormai pensavi che frequentare certe persone fosse normale e scontato, o perché “Chi ha voglia di mettersi a cercare nuovi amici?”.
Io credo che tagliare i ponti a volte possa essere molto salutare; magari non c’è bisogno di farlo con grossi proclami, basta diradare pian piano le occasioni per vedersi e scoprire che non ci manca proprio nulla. Se un rapporto mi dà poco o niente, perché dedicargli tempo ed energie?
I tuoi amici influiscono molto su di te, meglio allora sceglierseli bene 😉
Quindi forza Fabio! Cambia amici, provaci, sbaglia e riprovaci ancora…Hai tutta la vita davanti :-))
A presto,
Adele